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  • 16 Gen 2023

Secondo il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), alcune piante sono in grado di catturare quasi 4.000 chili di CO2 durante vent’anni di vita, bloccando le polveri sottili PM10 e abbassando anche la temperatura dell’ambiente circostante durante le estati più calde e afose. (fonte: https://www.pleinairclub.it/il-club-informa/la-top-ten-delle-super-piante-mangia-smog)

Negli anni abbiamo piantato nel nostro parco oltre 400 alberi per dare il nostro contributo nella lotta all’inquinamento dell’aria, le specie che abbiamo scelto sono ritenute le più efficaci per questo obiettivo:

nel 2019

  • bamboo
  • tigli nostrani
  • bagolari
  • olmi
  • frassini
  • ontani neri
  • carpini
  • salici
  • tiglio selvatico
  • leccio

nel 2020

  • tigli nostrani
  • bagolari
  • olmi comuni
  • frassini comuni
  • ontani neri
  • carpini
  • salici
  • olmi storici

Il tiglio, l’olmo, il frassino, l’ontano nero e il salice sono particolarmente efficaci nell’assorbimento del PM10.

In particolare, il tiglio è una delle specie più utilizzate nella progettazione di barriere verdi per la riduzione dell’inquinamento atmosferico, grazie alla sua elevata capacità di assimilare polveri sottili e gas inquinanti. Anche l’olmo è una specie molto adatta alla depurazione dell’aria, in quanto è in grado di assorbire grandi quantità di PM10.

Il frassino, l’ontano nero e il salice sono invece conosciuti per la loro elevata capacità di assorbimento di sostanze inquinanti, come il monossido di carbonio e il biossido di azoto. Piantare alberi di queste specie può quindi aiutare a migliorare la qualità dell’aria in città e in altre aree ad alta densità di traffico.

Le tecnologie sostenibili rappresentano un’opportunità per ridurre l’impatto ambientale delle attività umane e garantire un futuro più luminoso per le prossime generazioni.

Rotas investe da sempre in ricerca e sviluppo di tecnologie sostenibili il che significa non solo proteggere l’ambiente, ma anche creare nuove opportunità di lavoro e sviluppo economico.

Diversi per storia, non per circostanza.

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