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  • 24 Nov 2017

Vendemmia

Come difendersi da una pessima annata

 

Il caldo e la siccità record hanno presentato il conto, quella di quest’anno è la vendemmia più scarsa degli ultimi 50 anni, con un calo delle rese di oltre il 20%, siamo passati da una produzione totale di 54 milioni di ettolitri del 2016 a solo 40,02 milioni di ettolitri nel 2017.

Lazio sicuramente la regione più colpita, una raccolta ridotta del 40%, ma nessuna regione si salva, solo la campania riesce a restare in positivo registrando un +5%, ma poco importa se guardiamo al dato complessivo.

L’italia però non è stata l’unica vittima, nonostante tutto siamo ancora i maggiori produttori mondiali di vino, tutto il mondo ha subito un calo non indifferente, la Francia, secondo paese per produzione mondiale, prevede una produzione totale di circa 37,2 milioni di ettolitri con un calo del 18% rispetto allo scorso anno..

Ma cosa comporterà tutto questo?
Il caldo di quest’anno mi ricorda quello del 2003 con vini rossi alcolici e con tannini duri che quasi ti asciugavano la bocca rendendone difficile la bevibilità.
Proprio dalle avversità potremo però ritrovare piacevoli sorprese in quanto saranno le abilità del viticoltore e del vinificatore a fare la differenza.

Il quadro generale non promette bene, anzi, la mancanza di vino probabilmente non ci permetterà di entrare in alcuni mercati vista la concorrenza internazionale.

La mancanza di vino inoltre intaccherà i prezzi, sono previsti aumenti compresi tra il 10 e il 20%, pensa che nella sola zona del Franciacorta a causa delle gelate la produzione si è dimezzata rispetto allo scorso anno.

La scarsa vendemmia non deve spaventarti.
E’ vero, quest’anno in circolazione ci sarà meno vino, ma questo non è necessariamente un aspetto negativo dato che i livelli qualitativi medi si attestano su ottimi livelli, questo vuol dire che il tuo vino dovrà puntare sulla qualità e non sulla quantità.

Ma come fare a giustificare un aumento di valore del vino? Semplice, devi puntare più che mai sul packaging, bottiglia, capsula e etichetta saranno le tue leve per vendere nonostante un aumento del prezzo.

Parliamoci chiaramente: il 90% della qualità del tuo vino lo comunichi attraverso l’etichetta, risparmiare sulla stampa può essere fatale per un prodotto, per trasmettere il vero valore del tuo vino hai bisogno di un’etichetta di altrettanto valore.

Ma quali sono gli elementi dell’etichetta che riescono al meglio a trasmettere il valore del vino?

Il materiale è sicuramente uno degli aspetti fondamentali da considerare quando vuoi trasmettere il pregio del tuo vino, una carta materica o un materiale di pregio come l’alluminio ti aiuteranno molto ad aumentare il valore percepito del tuo vino.

Anche una lavorazione particolare che contraddistingua la tua bottiglia sullo scaffale è essenziale, ti porto un esempio semplice, uno swarovski applicato sull’etichetta, un dettaglio che ti farà spiccare tra tutti, ma le lavorazioni aggiuntive sull’etichetta che puoi scegliere sono tantissime, è solo una questione di scelta di immagine per il tuo vino.

Secondo te come fanno molti vini spesso a vendere così nonostante la qualità non sia propriamente eccelsa? Te lo dico io, grazie ad una etichetta che giustifica al consumatore un prezzo superiore alla media.

Non esitare a contattarci per richiedere una quotazione e restare aggiornato sulle più recenti tecniche di stampa e lavorazioni nel campo delle etichette autoadesive.

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